Le tendenze nell’allestimento delle vetrine natalizie sono o assolutamente in favore della merce o per un dosato compromesso fra la merce, il racconto e l’evocazione; oppure si cerca di creare un’atmosfera che richiami il pubblico
La festività natalizia presuppone la vendita maggiore dell’anno. Grandi quantità di merci vengono acquistate e di conseguenza il commerciante si preoccupa di vendere e per vendere deve creare nelle sue vetrine una atmosfera particolare che se riuscirà a suscitare l’interesse, la commozione e la gioia avrà già fatto compiere il primo passo al possibile cliente, verso l’interno del suo negozio.
I temi e i nomi delle leggende ispirano allestitori e artisti. Il presepe, la chiesa illuminata, le campane, i boschi carichi di neve, le palme e le capanne, i nani buoni, le fate, gli animali, l’intimità nella casa, i camini addobbati, le slitte trainate da renne, i fiocchi di neve, gli stivali ricolmi di doni, le rosse calze e tanti tanti altri temi tradizionali assumono via via aspetti esteriori diversi secondo l’utilizzazione dei materiali moderni che imprimono un nuovo tono alle esposizioni di merci e ai racconti in vetrina. Le nuove carte vellutate, argentate e dorate, metallizzate, stampate, ondulate, crespate o trasparenti, le materie plastiche di tutti i tipi e di tutti i colori, lisce o ruvide, la neve artificiale, i cristalli, i fiori e i rami nei materiali più vari, i tipi di piani d’appoggio, i colori fluorescenti e fosforescenti, così come le luci, gli impianti meccanici per tutti i tipi di movimenti dal teatrino alle giostre o ai giocattoli, il cinema e la musica, la paglia, il nailon, la gomma, le leghe leggere e il vetro, influenzano ogni fantasia con le loro possibilità infinite di utilizzazione.
[…] Interessante è anche notare l’importanza della musica evocativa e le frasi trasmesse con dischi e scritte su cartelli o su cristalli che hanno una influenza determinante sullo stato d’animo del passante o del cliente, il quale difficilmente potrà sottrarsi alla suggestione degli inviti e degli auguri che gli vengono continuamente ripetuti nella maniera più insinuante, emotiva o convincente a seconda dei casi e delle necessità del commerciante.
Attualmente esistono diverse tendenze riguardo all’allestimento delle vetrine natalizie ma forse le più evidenti sono tre: la prima è assolutamente in favore della merce (regina della vetrina!) esposta come massa d’offerta facendo qualche piccola concessione ai simboli più usati come il pungitopo o il vischio, la seconda è per un dosato compromesso tra la merce, il racconto o l’evocazione, mentre la terza scarta tutte le presentazioni massicce o a catalogo per rivolgersi al pubblico unicamente con qualche cosa che crei atmosfera e richiamo davanti al negozio. Difficile è affermare quale sia la giusta soluzione perché varia secondo i luoghi, le abitudini, le merci, il clima e le necessità commerciali, economiche, ecc. Da anni siamo abituati a vedere nei giorni di vigilia la gente accalcata davanti alle vetrine e se ben osserviamo la ressa maggiore è sempre dove ci sono racconti e movimento. Non sempre però la ressa davanti al negozio è favorevole alle vendite […]. In Belgio, in Francia, in usa, sono spesso i comuni o i negozianti di una stessa via o di una stessa piazza che contribuiscono, con varie iniziative e premi, allo studio e alla realizzazione organizzata delle decorazioni delle facciate, delle case, delle strade e delle piazze. Questa iniziativa della decorazione esterna ha aspetti positivi anche verso coloro che non avendo denaro, in un certo modo e purtroppo fino a una certa misura, possono ugualmente essere partecipi a una festività dalla quale sarebbero completamente esclusi se venisse celebrata solo con manifestazioni e decorazioni all’interno dei magazzini, e d’altra parte contribuisce ad aumentare grandemente quella particolare e provvisoria atmosfera di folla che entrando e uscendo dai negozi con pacchi e pacchetti, anch’essi confezionati secondo le regole, pubblicitarie e natalizie, è ormai favorevole all’acquisto.